Questi momenti, che noi chiamiamo anche di vulnerabilità, sono spesso marcati da sofferenza psicologica (sentimento di inadeguatezza, sintomatologie ansiose e depressive, insonnia,..) e relazionale (alta conflittualità con le persone significative, isolamento, trascuratezza verso i propri cari,…). Tuttavia nel nostro lavoro consideriamo la vulnerabilità anche un momento prezioso perché potenzialmente portatore di una migliore conoscenza di sè e delle proprie risorse (individuali e relazionali). Il lavoro interdisciplinare ci permette di sostenere le persone accompagnandole nella loro quotidianità, tenendo conto della complessità della loro esistenza e del loro sistema di vita (famiglia, amici, lavoro…), nell’idea che l'autonomia di ciascuno si tesse solamente mantenendo il legame con gli altri, nell'ascolto reciproco e nel rispetto delle lealtà familiari. L’équipe (psichiatra, psicologi, educatori e operatori sociali) integra le competenze di ciascuno per poter proporre alle persone un percorso terapeutico e sociale su misura e nel rispetto delle regole deontologiche. Il lavoro di rete è parte integrante del nostro modo di procedere. Il modello teorico a cui ci riferiamo è sistemico-relazionale, riconosciuto dal sistema sanitario svizzero. Siamo sensibili alle tematiche migratorie e lavoriamo con interpreti e mediatori culturali DERMAN del SOS Ticino. Le nostre prestazioni sono riconsociute dalla LAMAL e dalla LCA. |